venerdì 20 ottobre 2023

SCIOPERO NAZIONALE 24 ORE

SCIOPERO NAZIONALE 24 ORE




Tg Cub 10 Ottobre 2023


Per: 1) Il rinnovo dei contratti e aumento dei salari con adeguamento automatico al costo della vita e con recupero dell’inflazione reale
2) Cancellare gli aumenti delle tariffe dei servizi ed energia, congelamento e calmiere dei prezzi dei beni primari e dei combustibili, incameramento degli extra-ricavi maturati dalle imprese petrolifere, di gas e carburanti;
3) Ridurre l’orario di lavoro a parità di salario;
4) Blocco delle spese militari e dell’invio di armi in Ucraina, nonché investimenti economici per la scuola, per la sanità pubblica, per i trasporti;
5) Difesa del diritto di sciopero e riconoscimento a tutte le OO.SS. di base dei diritti minimi e dell’agibilità sindacale in tutti i luoghi di lavoro;
6) Fermare le stragi di lavoratori, introdurre il reato di omicidio sul lavoro, per la sicurezza sul e del posto di lavoro.

Contro: A) Le privatizzazioni e il sistema di appalti/subappalti rafforzati dal DDL Concorrenza, che attaccano gli interessi collettivi a vantaggio di imprese e speculatori;
B) L’economia di guerra e la guerra, vera sciagura umana e sociale per i popoli ed i lavoratori. I soldi per le guerre devono es
sere utilizzati per le necessità dei lavoratori.



"Le nostre rivendicazioni sono giuste. È giusto schierarsi contro la guerra che determina un'economia di povertà che colpisce i ceti più deboli. Dovremmo tentare, ci abbiamo già provato e lo rifaremo, di tenere uniti i sindacati di base per evitare tracimazioni rivendicatici da parte di singole sigle che poi determinano una moltiplicazione degli sciopero che anzichè fare apprezzare e comprendere le nostre ragioni, ci rendono invisi e ci fanno disprezzare da parte di chi, parlo dei comuni cittadini, può comprendere meglio di chiunque altro le nostre necessità e le nostre paure, vivendole a loro volta".

Amoroso, segretario nazionale della Cub trasporti, declina questi semplici concetti per invitare all'unità dei sindacati di base al fine di costituire una comune piattaforma di lotta contro l'avanzamento delle politiche neoliberiste al soldo del governo Draghi che l'attuale esecutivo Meloni sta reiterando.

Serve una coscienza di classe per produrre quella contrapposizione ferma e decisa necessaria a tutelare quel ceto medio e quello basso che sono ormai stati svenduti, al soldo del più forte: ovvero il sistema del capitale e delle multinazionali, che attraversano le vite degli uomini, senza più alcun rispetto










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