sabato 24 novembre 2018

CUB Trasporti Fco e Cub Trasporti Lucca TPL solidarietà ai lavoratori



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CubTrasporti Fco
I lavoratori Alitalia aderenti alla CubTrasporti Fco, sostengono e inviano solidarietà ai colleghi portuali portoghesi del sindacato SEAL-Sindicato dos Estivadores e da Actividade Logística che lottano contro la precarietà e lo sfruttamento!
BASTA PRECARIETÀ!
BASTA REPRESSIONE CONTRO CHI LOTTA!
Il precariato vi seppellirà






 CUB Trasporti
Confederazione Unitaria di Base TrasportiSede Provinciale Firenze:   Via Guelfa, 148r,  tel/fax 055 494858.sede legalevia cavour 101, 00184 Roma Tel: 06.4828857,sede operativa, via Ponzio Comino 56, 00175 Roma Tel.06.76968412 / Fax 06.76983007Firenze : pec. cubtrasporti@pec.net e-mailcub-trasporti@libero.it
 Lucca e Provincia : peccubtrasportilu@pec.it, e-mail cubtrasportilucca@gmail.com














La Cub scende in piazza contro la violenza sulle donne!

     CubTrasporti Fco 








La Cub scende in piazza insieme a decine di migliaia di donne e uomini in corteo per le strade di Roma contro la violenza sulle donne!

Giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne
Precarietà, violenza di genere, violenza economica, discriminazioni fanno parte del vissuto delle donne: liberiamocene!  
 Partecipiamo tutte/i al corteo nazionale a Roma sabato 24 novembre 2018
Per le/i compagne/i CUB sono previsti due punti di concentramento:
. p.zza Repubblica (davanti alla chiesa)
- via Cavour 101
Violenza fisica: sono un milione e 404 mila le donne che in Italia, nel corso della loro vita lavorativa, hanno subito molestie fisiche o ricatti sessuali sul posto di lavoro (Istat).
Violenza economica: l’Italia (G.G..G.R. 2017) è al 127° posto per disuguaglianza salariale su 144 
paesi: le lavoratrici guadagnano ca. il 30% in meno dei colleghi maschi, perché il tempo delle donne è assorbito da un doppio lavoro a causa di una cultura maschilista.
Pretendiamo rispetto e uguaglianza anche sul posto di lavoro; opponiamoci ad ogni forma 
di violenza contro le donne; cambiamo il rapporto tra i generi.
Per respingere violenza e discriminazione di genere dobbiamo liberarci dallo sfruttamento e dalla precarietà nel lavoro, prendere parola.
La violenza è maltrattamenti domestici, stupri, molestie, ma anche violenza economica prodotta dalle discriminazioni sul lavoro e dalla cultura patriarcale.
Il decreto sicurezza aggrava la situazione delle migranti, vittime ridotte a merce, ignorando le salvaguardie a loro dovute, in contrasto con le leggi italiane e i trattati internazionali.
E' importante esserci per:
- la libertà di scelta e di autodeterminazione delle donne: il ddl Pillon va ritirato;
- la salvaguardia e la reale applicazione della legge 194 e la fine dell'ipocrita farsa del ginecologo “obiettore”;
- chiedere al governo provvedimenti concreti per:

- combattere le violenze e le molestie, cancellare la discriminazione sul lavoro;
- il diritto alla casa come spazio primario di vita;
- cancellare la precarietà del lavoro;
- eliminare il gap sull'occupazione delle donne, sul divario salariale e le discriminazioni sul lavoro;
- poter esercitare il diritto garantito, a parole, dai contratti di conciliare il lavoro retribuito con il lavoro di cura non retribuito;
- ridurre l’orario di lavoro a parità di salario;
- la parità di salari tra donne e uomini a partire dal tuo posto di lavoro;
- il reddito di autodeterminazione, per le donne precarie che hanno subito violenza, indennità di maternità universale, servizi gratuiti per chi ha redditi bassi;
- il diritto alla genitorialità per uomini e donne, anche attraverso una buona legge sulla paternità obbligatoria.
CUB DONNE
Confederazione Unitaria di Base
Milano – Viale Lombardia, 20 tel. 02.70631804 info@cub.itwww.cub.it



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Il maschilismo è una delle tante oppressioni utilizzate dai padroni per dividere i lavoratori dove, a farne le spese, è sempre la parte più debole!
BASTA MASCHILISMO NELLA VITA E NEL LAVORO!

mercoledì 21 novembre 2018

COMPARTO AEREO-AEROPORTUALE: INDEGNO ACCORDO SUL PRECARIATO


   


COMPARTO AEREO-AEROPORTUALE: INDEGNO ACCORDO SUL PRECARIATO

CGIL CISL UIL UGL CORRONO IN SOCCORSO DELLE AZIENDE E

SOTTOSCRIVONO L’ULTERIORE SFRUTTAMENTO DEI PRECARI VERGOGNA!

Da anni si susseguono leggi, emanate dai governi che si sono succeduti, per favorire il lavoro precario. 

PER CGILCISLUILUGL NON DEVE ESISTERE LIMITE 

ALL’ ABUSO DI PRECARIETÀ

Una volta tanto che una legge marca una timida inversione di tendenza in favore dei lavoratori precari mettendo qualche paletto in più all'uso dei contratti a termine e al ricorso alla somministrazione, ci pensano CGIL CISL UIL e UGL nazionali a correre in aiuto delle controparti datoriali.

Le aziende operanti negli aeroporti e le compagnie aeree, ben note per aver sempre fatto – e continuano a fare - uso ed abuso del lavoro precario, dopo l’entrata in vigore della nuova norma legislativa (il 1° novembre scorso) stavano studiando come affrontare il problema dei contratti precari in scadenza e si trovavano di fronte la ineludibile necessità di stabilizzare quote significative di lavoratori precari (ad es. a Aeroporto di Milano Malpensa!), i rappresentanti nazionali di Cgil Cisl Uil Ugl stipulano un accordo “liberatorio” per le imprese del comparto aereo-aeroportuale.

LA STAGIONALITÀ PERENNE

Con questo accordo viene infatti riconosciuto alle imprese il requisito della “stagionalità” per ben 10 mesi all'anno (da aprile ad ottobre e per altri 4 mesi senza definirne temporalmente i mesi).

Viene così lasciato all'arbitrio delle aziende, come del resto hanno fatto in passato, le assunzioni per stagionalità, senza nessuna limitazione e senza i requisiti previsti nel Decreto Dignità. 

10 MESI L’ANNO SONO UNA STAGIONE: MA DI COSA STATE PARLANDO?

E’ evidente a tutti che un'attività possa avere carattere stagionale quando si svolga per qualche mese all'anno (una stagione, forse anche due stagioni), oppure quando per lo stesso periodo abbia incrementi tali da non poter essere affrontata con abituali livelli di organico, ma se questi incrementi di attività si verificano in un arco di tempo di ben 10 mesi su 12 di che stagionalità si sta parlando?

UNA REGALO NATALIZIO PER LE AZIENDE:

LA LICENZA DI SFRUTTARE SENZA LIMITI

Ebbene per questi 10 mesi all'anno concessi da Cgil Cisl Uil Ugl, se le aziende del settore non ricorreranno alla somministrazione potranno assumere a termine, senza alcun limite, e senza altra “causale” che la “stagionalità” già “concessa” da questi sindacati.

Ricordiamo che con il Decreto Dignità, i contratti a termine non devono superare il 20% del personale fisso e dopo 12 mesi il contratto a termine potrebbe sopravvivere solo a fronte di specifiche “causali” che ne dimostrino la connessione a ragioni di natura temporanea.

UNA LEGGE VANIFICATA DAL CONSOCIATIVISMO DI CGILCISLUILUGL

Ora con questo accordo il tetto del 20% viene abolito permettendo assunzioni stagionali illimitate.

Nell’accordo, viene introdotto il tetto (in questo caso del 15% ) solo nel caso in cui l'azienda si serva contemporaneamente anche di lavoratori somministrati a termine; in questo caso, come già la nuova legge prevede, la somma di questi due tipi di lavoratori a termine (somministrati e diretti) non potrà superare il 30% dei lavoratori a tempi indeterminato i forza ad inizio anno.

Infine i periodi in cui i lavoratori risulteranno assunti con un contratto che farà riferimento alla stagionalità, non varranno al fine del calcolo della durata massima dei contatti a termine (ora di 24 mesi), né le aziende dovranno osservare, in caso di rinnovo, i termini previsti dalla legge al fine di evitare che l'utilizzo di questo tipo di contratti risponda a necessità stabili e non a ragioni di natura temporanea!

UN PACCO PER I LAVORATORI

Regalo fatto in fretta e furia, senza dire nulla ai lavoratori, con il solo scopo di vanificare gli effetti del Decreto Dignità.

Regalo fatto dopo un contratto nazionale che ha già “portato in dono” alle aziende dell’handling le tre giornate di lavoro incrementale ed il calcolo sulle maggiorazioni che toglie decine di euro ogni mese nelle buste paga dei lavoratori.

NELLE AZIENDE IN AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA 

LA SITUAZIONE PUÒ ANCHE PEGGIORARE PER I PRECARI

Ciliegina sulla torta: vengono fatte salve le intese di secondo livello esistenti o in via di definizione nelle aziende in Amministrazione Straordinaria!

In quei casi gli accordi dei soliti CgilCislUilUgl, come accade in Alitalia, hanno addirittura previsto che i mesi di lavoro stagionale effettuati durante il periodo del Commissariamento (per ora 18 mesi in AZ) non siano validi ai fini della maturazione del diritto alla stabilizzazione. 

CGIL CISL UIL UGL NON CONOSCONO LIMITE AL PEGGIO:

LA PAROLA DEVE TORNARE ALLA CATEGORIA

BASTA AGLI ACCORDI 

SOTTOSCRITTI SULLE SPALLE DEI LAVORATORI!

Roma 20.11.2018 


C.U.B. TRASPORTI – Confederazione Unitaria di Base

Sede Operativa -  Via Ponzio Cominio, 56 – 00175 Roma –06.76968412 - Fax 06.76983007 – email: cub_trasporti@libero.it
Fb CubTrasporti 

Sede Legale -  Viale Lombardia, 20 – 20131 Milano –02.70631804 - Fax 02-7060.2409

venerdì 16 novembre 2018

VOGLIAMO CHIAREZZA SU ALITALIA







                                       





GENTILE MINISTRO LUIGI DI MAIO

è ormai urgente che il Governo chiarisca le proprie intenzioni e progetti su Alitalia, sul suo futuro, su quello di migliaia di lavoratori e sulla possibilità che il nostro Paese si doti di una Compagnia di Bandiera solida, in difesa degli interessi collettivi.

Appare doveroso che sia convocato, come da Lei stesso dichiarato, un tavolo di confrontopermanente su Alitalia presso il Mise, ove, peraltro, il 12.10.2018 a Suo dire c’era l’intenzione, purtroppo non concretizzatasi, di riconvocare i sindacati prima del 31.10.2018, data in cui è scaduto il termine per “l’espletamento della procedura di cessione delle attività industriali di Alitalia Sai in A.S.”. 


Al momento, pertanto, una convocazione del Mise si rende urgente per fare chiarezza,visto che: 



1- Alitalia Sai in A.S. continua a perdere, per quanto trapela da più parti, da 1,5 mln di euro al giorno (550 su base annua) a 1,8 mln di euro al giorno (650 su base annua), forse migliorando (...fatto tutt’altro che scontato!) la performance di esercizio del 2016 (di cui il bilancio non esiste ancora!) e del 2017 ma, comunque, confermando una situazione tutt’altro che rosea e senza 
contare la massa debitoria che si stima sia aumentata da maggio 2017 a ottobre 2018 intorno ai600 mln di euro. 

2- I Commissari Straordinari AZ (dapprima agenti venditori, poi sostenitori dellaripubblicizzazione?), a meno di una passaggio di Gubitosi a Tim come AD di cui si vocifera coninsistenza in queste ore, sono ancora al loro posto, diversamente dalle aspettative generate anche dalle Sue dichiarazioni e da quelle dell’intero M5S a maggio 2017. I Commissari AZ sono al loro posto nonostante i dati di esercizio AZ sono tutt’altro che confortanti, addirittura in aperta contraddizione con il decantato (...con tanto di fanfara!) raggiungimento dell’utile nel terzo trimestre del 2018, di fatto smentito da una perdita di oltre 10 mln di euro anche nel favorevole mese di agosto 2018 (difficle credere che i ricavi sono a +7% e che i costi sono tagliati dell’80%, come è stato fatto raccontare alla Gabanelli!); 

3- La cigs, stavolta per un taglio degli organici pari a 1360 lavoratori f.t.e., è stata confermata dal Ministero del Lavoro per la quarta volta consecutiva, nonostante le notizie trapelate circa concreti elementi di illegittimità nella concessione degli ammortizzatori sociali e le informazioni in ordine ad una gestione tutt’altro che equa e trasparente (vedi interrogazione parlamentare dell’On. S. Fassina e dell’On F. Fornaro), nonchè senza che al momento esista un Piano industriale che ne giustifichi la definizione, come anche confermano le dichiarazioni rilasciate dagli irresponsabili sindacati firmatari di tale inaccettabile provvedimento (...parlano di aver “assicurato la continuità aziendale” e non di aver salvato le eccedenze di personale!). 



Dunque, a parte le tre questioni evidenziate (perdite AZ, i Commissari Straordinari al loro posto e gli esuberi), dopo oltre 8 mesi dalle elezioni e 6 dalla formazione del Governo, la vicendaAlitalia non sembra uscire dal porto delle nebbie e non si ha alcuna certezza in merito allaristrutturazione, al suo rilancio come Compagnia di Bandiera e, soprattutto, alla promessa che non si taglierà ancora una volta il personale AZ. 



Per quanto è dato sapere le Ferrovie dello Stato avrebbero formulato una proposta di acquisto di Alitalia, di cui ad oggi non si conosce assolutamente nulla, sia per quanto riguarda la suaarticolazione, la sua consistenza economica, le sue condizioni ed i suoi tempi di realizzazione. 

E’ solo noto che quella di FS si tratta di una offerta “tirata per i capelli” ad un CDA FSriluttante che l’ha formulata subordinandola all’ingresso dei privati (...con buona pace delprogetto di nazionalizzazione della Compagnia di Bandiera!), di cui si parla a giorni alterni suigiornali. 



Si sa che anche EasyJet avrebbe formulato una proposta di acquisto, di cui non è dato conoscere i termini ed il perimetro (solo per il medio corto-raggio?), analogamente a quanto succede per la manifestazione di interesse formalizzata da Delta Airways. Per non parlare delle indiscrezioni sul misterioso interessamento di un Fondo speculativo americano



Dunque una situazione tutt’altro che chiara e rasserenante, nonostante le rassicurantidichiarazioni che i consulenti di Gubitosi&Co si sforzano di diramare alla stampa e alleistituzioni, un servizio lautamente pagato a Escaplon e Nardello, per cifre che, come pubblicato sul Fatto Quotidiano del 14.11.2018, gridano vendetta in una società in Amministrazione 
Straordinaria, che racconta di diminuire i dirigenti e che non si sa quanto abbia ampliatole consulenze, peraltro non finalizzate a migliorare i risultati d’esercizio ma piuttosto adimbelletare quelli conseguiti negli ultimi mesi (...N.B: i due consulenti citati sono soci nellasocietà CSC Vision srl che sarebbe interessante sapere se risulta anche tra i fornitori AZ e perquali altre aziende abbia fornito servizi, in modo da escludere che esista un conflitto diinteressi!). 



Anche le indiscrezioni che circolano sul personale, in parte anche confermate da un articolo sfuggito ai più sul Messaggero del 23.10.2018, ovvero sul quella che sempre più appare come la Pravda di Alitalia, le “eccedenze di personale” su cui si sta calibrando Progetto di Gubitosi&Co, SI PREVEDE CHE SUPERINO OLTRE 3000 ESUBERI, da attuare con l’illusione delle ricollocazioni in FS (d’altra parte i Commissari AZ, con un utilizzo piuttosto spregiudicato del denaro pubblico, stanno proponendo delle “buone uscite” ai lavoratori che intendono lasciare volontariamente la Compagnia!) 



In tutto ciò si aggiunga la preoccupante mancanza di un vero Piano industriale dell’Alitalia: un aspetto centrale e primario per comprendere come si definirà il futuro di Alitalia e se/come si svilupperanno l’eventuale ristrutturazione e il rilancio della Compagnia di Bandiera italiana. 



Pertanto restando in attesa di un urgente riscontro e confidando in una Sua urgente convocazionein mancanza del quale le scriventi OO.SS. avvieranno le procedure preliminari alla ripresa delle mobilitazioni, è urgente che il Mise solleciti l’avvio delle procedure di responsabilità nei confronti di Etihad e di chi ha determinato il disastro da cui Alitalia non riesce a ancora a risollevarsi (i Commissari AZ le hanno presentate o si ostinano solo a definire gli esuberi che non esistono?): 

1 -  cessione del 75% di Millemiglia per 112 mln di euro: valore stimato oltre 1 MLD; 

2 -  Cessione slots Heathrow per 60 mln di euro: valore stimato oltre 250 mln di euro; 

3 -  Passaggio a Sabre con aumento dei costi di 20 mln annui e vincolo a tempo indeterminato; 

4 -  Cessione di 14 airbus 320 ad Air Berlin e leasing di due B777 per una perdita di oltre 20 mln di euro; 

5 -  Airbus Airforce Renzi per una perdita di oltre 150 mln di euro; 

6 - Training all’estero, stop&go di nuove destinazioni, ecc per una perdita di decine di mln di euro. 


Su Alitalia c'è urgente bisogno di chiarezza. 

Il ministro Luigi Di Maio non può rinviare ancora la riunione con i sindacati né tanto meno un chiarimento sul futuro della compagnia di bandiera e dei suoi lavoratori.

                                                       Cosa bolla realmente in pentola?


Oggi il governo su Alitalia non ha dato prova di trasparenza: nessuna risposta all'interpellanza dell'Onorevole Stefano Fassina e Onorevole Fornaro sugli ulteriori ammortizzatori sociali concessi dal governo a fronte dei dubbi sulla sua legittimità. 



Ora più che mai serve chiarezza e garanzie o la parola passerà ai lavoratori.




DISTINTI SALUTI 

Segretario Generale Nazionale Cub Trasporti 
Antonio Amoroso
Presidente AirCrewCommittee 
Roberto Valenti 

Roma 14.11.2018 
C.U.B. TRASPORTI – Confederazione Unitaria di Base 

Sede Operativa - Via Ponzio Cominio, 56 – 00175 Roma – 06.76968412 - Fax 06.76983007
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AIRCREWCOMMITTEE 
Sede Legale - Via G. Botti 56/a - 00119 Roma - email: info@aircrew.it 






lunedì 12 novembre 2018

ATAC DEVE RESTARE PUBBLICA






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ATAC DEVE RESTARE PUBBLICA



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I ROMANI DISERTANO IL REFERENDUM SULLA PRIVATIZZAZIONE E SVENTANO IL TENTATIVO DI LASCIARE NELLE MANI DEI “PRENDITORI” DI TURNO UN AFFARE MILIONARIO

Il risultato del Referendum sulla privatizzazione di ATAC è inequivocabile: ATAC DEVE RESTARE PUBBLICA.
Meno del 17% degli aventi diritto al voto a Roma si è recato alla urne sulla privaizzazione di ATAC, disinnescando il pericoloso attacco al servizio di trasporto pubblico capitolino e respingendo la “smania” di cedere ai privati la gestione di un servizio essenziale per milioni di cittadini della capitale.

A quanto pare stavolta non ha funzionato il solito giochetto con cui nel corso degli anni si sono tagliati gli investimenti, si è peggiorato artatamente il servizio, per poi giustificare la scelta di cedere ai privati la gestione di un servizio pubblico strategico per la vita di milioni di abitanti della città eterna: i romani non si sono lasciati ingannarE!

La narrazione dei benefici effetti della privatizzazione ormai è un’arma spuntata, un’amo a cui sempre meno persone “abboccano”, viste le fallimentari esperienze che si sono prodotte nella maggioranza dei casi in cui la mano pubblica ha deciso di ritirarsi nella gestione dei servizi pubblici.

Tutto questo, però, non vuol dire che i cittadini romani non richiedano il miglioramento del servizio la cui carenza è evidente da molti punti di vista: servono investimenti consistenti che consentano un adeguamento del servizio pubblico di mobilità in una città che sconta carenze strutturali e abbandono da anni. La privatizzazione avrebbe significato un peggioramento della qualità del servizio e il suo definitivo affossamento, come succede già per il 30% delle linee “esternalizzate”.

Le carenze ed i disservizi non sono certo colpa dei cittadini o dei lavoratori di ATAC:

è ora che Roma ed i romani possano fruire di un trasporto pubblico all’altezza di una metropoli che non può e non deve restare fanalino di coda dell’Europa per quanto riguarda l’efficienza e la qualità dei servizi alla mobilità. Altro che negligenza dei lavoratori: mancano da anni gli investimenti!

E’ urgente ed importante che, a partire dall’esperienza dell’impegno a sostegno del NO al referendum sulla privatizzazione di ATAC, si costituiscano dei Comitati Cittadini per il sostegno ed il rilancio dell’intervento pubblico a favore di un trasporto pubblico dignitoso: c’è tanto da fare ancora per garantire ai cittadini un servizio di trasporto pubblico dignitoso e per evitare che a pagare siano i lavoratori che da anni, nonostante le difficoltà, si prodigano per garantire il miglior livello di servizio possibile nelle condizioni date.

La Cub Trasporti, nell’esprimere soddisfazione per il fallimento del Referendum sulla privatizzazione, si rende fin da subito disponibile sia con l’utenza cittadina, sia con i lavoratori, per continuare la battaglia per il rilancio del trasporto pubblico locale a Roma e la tutela del futuro dei lavoratori del settore.

Roma 12.11.2018 

C.U.B. TRASPORTI


https://www.ondarossa.info/newsredazione/2018/11/roma-niente-quorum-al-referendum-atac?fbclid=IwAR3LF8Gz4vZKjXzo9D7fTMYn9YEuRpSCg6_A26ef98TpHAMoKDhBHujBvmo




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