GENTILE MINISTRO LUIGI DI MAIO,
è ormai urgente che il Governo chiarisca le proprie intenzioni e progetti su Alitalia, sul suo futuro, su quello di migliaia di lavoratori e sulla possibilità che il nostro Paese si doti di una Compagnia di Bandiera solida, in difesa degli interessi collettivi.
Appare doveroso che sia convocato, come da Lei stesso dichiarato, un tavolo di confrontopermanente su Alitalia presso il Mise, ove, peraltro, il 12.10.2018 a Suo dire c’era l’intenzione, purtroppo non concretizzatasi, di riconvocare i sindacati prima del 31.10.2018, data in cui è scaduto il termine per “l’espletamento della procedura di cessione delle attività industriali di Alitalia Sai in A.S.”.
Al momento, pertanto, una convocazione del Mise si rende urgente per fare chiarezza,visto che:
1- Alitalia Sai in A.S. continua a perdere, per quanto trapela da più parti, da 1,5 mln di euro al giorno (550 su base annua) a 1,8 mln di euro al giorno (650 su base annua), forse migliorando (...fatto tutt’altro che scontato!) la performance di esercizio del 2016 (di cui il bilancio non esiste ancora!) e del 2017 ma, comunque, confermando una situazione tutt’altro che rosea e senza
contare la massa debitoria che si stima sia aumentata da maggio 2017 a ottobre 2018 intorno ai600 mln di euro.
2- I Commissari Straordinari AZ (dapprima agenti venditori, poi sostenitori dellaripubblicizzazione?), a meno di una passaggio di Gubitosi a Tim come AD di cui si vocifera coninsistenza in queste ore, sono ancora al loro posto, diversamente dalle aspettative generate anche dalle Sue dichiarazioni e da quelle dell’intero M5S a maggio 2017. I Commissari AZ sono al loro posto nonostante i dati di esercizio AZ sono tutt’altro che confortanti, addirittura in aperta contraddizione con il decantato (...con tanto di fanfara!) raggiungimento dell’utile nel terzo trimestre del 2018, di fatto smentito da una perdita di oltre 10 mln di euro anche nel favorevole mese di agosto 2018 (difficle credere che i ricavi sono a +7% e che i costi sono tagliati dell’80%, come è stato fatto raccontare alla Gabanelli!);
3- La cigs, stavolta per un taglio degli organici pari a 1360 lavoratori f.t.e., è stata confermata dal Ministero del Lavoro per la quarta volta consecutiva, nonostante le notizie trapelate circa concreti elementi di illegittimità nella concessione degli ammortizzatori sociali e le informazioni in ordine ad una gestione tutt’altro che equa e trasparente (vedi interrogazione parlamentare dell’On. S. Fassina e dell’On F. Fornaro), nonchè senza che al momento esista un Piano industriale che ne giustifichi la definizione, come anche confermano le dichiarazioni rilasciate dagli irresponsabili sindacati firmatari di tale inaccettabile provvedimento (...parlano di aver “assicurato la continuità aziendale” e non di aver salvato le eccedenze di personale!).
Dunque, a parte le tre questioni evidenziate (perdite AZ, i Commissari Straordinari al loro posto e gli esuberi), dopo oltre 8 mesi dalle elezioni e 6 dalla formazione del Governo, la vicendaAlitalia non sembra uscire dal porto delle nebbie e non si ha alcuna certezza in merito allaristrutturazione, al suo rilancio come Compagnia di Bandiera e, soprattutto, alla promessa che non si taglierà ancora una volta il personale AZ.
Per quanto è dato sapere le Ferrovie dello Stato avrebbero formulato una proposta di acquisto di Alitalia, di cui ad oggi non si conosce assolutamente nulla, sia per quanto riguarda la suaarticolazione, la sua consistenza economica, le sue condizioni ed i suoi tempi di realizzazione.
E’ solo noto che quella di FS si tratta di una offerta “tirata per i capelli” ad un CDA FSriluttante che l’ha formulata subordinandola all’ingresso dei privati (...con buona pace delprogetto di nazionalizzazione della Compagnia di Bandiera!), di cui si parla a giorni alterni suigiornali.
Si sa che anche EasyJet avrebbe formulato una proposta di acquisto, di cui non è dato conoscere i termini ed il perimetro (solo per il medio corto-raggio?), analogamente a quanto succede per la manifestazione di interesse formalizzata da Delta Airways. Per non parlare delle indiscrezioni sul misterioso interessamento di un Fondo speculativo americano.
Dunque una situazione tutt’altro che chiara e rasserenante, nonostante le rassicurantidichiarazioni che i consulenti di Gubitosi&Co si sforzano di diramare alla stampa e alleistituzioni, un servizio lautamente pagato a Escaplon e Nardello, per cifre che, come pubblicato sul Fatto Quotidiano del 14.11.2018, gridano vendetta in una società in Amministrazione
Straordinaria, che racconta di diminuire i dirigenti e che non si sa quanto abbia ampliatole consulenze, peraltro non finalizzate a migliorare i risultati d’esercizio ma piuttosto adimbelletare quelli conseguiti negli ultimi mesi (...N.B: i due consulenti citati sono soci nellasocietà CSC Vision srl che sarebbe interessante sapere se risulta anche tra i fornitori AZ e perquali altre aziende abbia fornito servizi, in modo da escludere che esista un conflitto diinteressi!).
Anche le indiscrezioni che circolano sul personale, in parte anche confermate da un articolo sfuggito ai più sul Messaggero del 23.10.2018, ovvero sul quella che sempre più appare come la Pravda di Alitalia, le “eccedenze di personale” su cui si sta calibrando Progetto di Gubitosi&Co, SI PREVEDE CHE SUPERINO OLTRE 3000 ESUBERI, da attuare con l’illusione delle ricollocazioni in FS (d’altra parte i Commissari AZ, con un utilizzo piuttosto spregiudicato del denaro pubblico, stanno proponendo delle “buone uscite” ai lavoratori che intendono lasciare volontariamente la Compagnia!)
In tutto ciò si aggiunga la preoccupante mancanza di un vero Piano industriale dell’Alitalia: un aspetto centrale e primario per comprendere come si definirà il futuro di Alitalia e se/come si svilupperanno l’eventuale ristrutturazione e il rilancio della Compagnia di Bandiera italiana.
Pertanto restando in attesa di un urgente riscontro e confidando in una Sua urgente convocazione, in mancanza del quale le scriventi OO.SS. avvieranno le procedure preliminari alla ripresa delle mobilitazioni, è urgente che il Mise solleciti l’avvio delle procedure di responsabilità nei confronti di Etihad e di chi ha determinato il disastro da cui Alitalia non riesce a ancora a risollevarsi (i Commissari AZ le hanno presentate o si ostinano solo a definire gli esuberi che non esistono?):
1 - cessione del 75% di Millemiglia per 112 mln di euro: valore stimato oltre 1 MLD;
2 - Cessione slots Heathrow per 60 mln di euro: valore stimato oltre 250 mln di euro;
3 - Passaggio a Sabre con aumento dei costi di 20 mln annui e vincolo a tempo indeterminato;
4 - Cessione di 14 airbus 320 ad Air Berlin e leasing di due B777 per una perdita di oltre 20 mln di euro;
5 - Airbus Airforce Renzi per una perdita di oltre 150 mln di euro;
6 - Training all’estero, stop&go di nuove destinazioni, ecc per una perdita di decine di mln di euro.
Su Alitalia c'è urgente bisogno di chiarezza.
Il ministro Luigi Di Maio non può rinviare ancora la riunione con i sindacati né tanto meno un chiarimento sul futuro della compagnia di bandiera e dei suoi lavoratori.
Cosa bolla realmente in pentola?
Oggi il governo su Alitalia non ha dato prova di trasparenza: nessuna risposta all'interpellanza dell'Onorevole Stefano Fassina e Onorevole Fornaro sugli ulteriori ammortizzatori sociali concessi dal governo a fronte dei dubbi sulla sua legittimità.
Ora più che mai serve chiarezza e garanzie o la parola passerà ai lavoratori.
DISTINTI SALUTI
Segretario Generale Nazionale Cub Trasporti
Antonio Amoroso
Presidente AirCrewCommittee
Roberto Valenti
Roma 14.11.2018
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