lunedì 13 novembre 2017

La direttiva per il rinnovo del contratto negli enti locali

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La direttiva per il rinnovo del contratto negli enti locali 

La direttiva per il rinnovo del contratto negli enti locali I dipendenti della Pa non dovrebbero dormire sonni tranquilli stando alle direttive dei comitati di settore per il rinnovo dei contratti nazionali dei singoli comparti. Al contrario si sogna il rinnovo dei contratti e gli arretrati, ci si accontenta delle briciole senza guardare alla sostanza del problema. Alla rassegnazione e alla passività ci hanno abituato e da questa gabbia i\le dipendenti della Pa non vogliono uscire. Eppure basterebbe ricordare che sono già passati due anni e mezzo da quando la Consulta stabili' la illegittimità del blocco dei contratti e nel frattempo non c'è stata 1 ora di sciopero. Partiamo dal lato economico; abbiamo perso quasi 1500 euro netti all'anno e questi soldi non li recupereremo piu'. I futuri aumenti a detta dell'Anci sono a rischio se il Governo non restituirà parte dei soldi che lo Stato ha tolto agli enti locali e il discorso vale soprattutto per le città metropolitane. Hanno stravolto gli enti locali con la soppressione incostituzionale delle Province ma a nessuno, anche dopo il referendum del dicembre 2016, è venuto in mente di attaccare la Legge Del Rio. I decreti Madia sulla Pa sono diventati legge senza alcuna opposizione, anzi le trattative sul contratto sono continuate a rilento e nel silenzio. Il Governo voleva la riduzione dei comparti da 11 a 4 e tutti i sindacati, Usb inclusa, hanno sottoscritto questo accordo che permetterà di sottoscrivere contratti al ribasso uniformando, sempre al ribasso, i trattamenti economici. Gli oneri per il rinnovo dei contratti sono a carico dei bilanci degli enti locali sui quali grava il taglio delle risorse statali, il rischio è di avere comuni e Regioni con pochi fondi "costretti" ad aumentare le tasse e a svendere il patrimonio immobiliare ai privati. La direttiva dice chiaramente che gli accordi sottoscritti rimangono subordinati al reperimento di ulteriori risorse finanziarie. Ma queste risorse dove le troveranno e non saranno frutto di dismissioni, tagli al welfare? L'accordo del 30 Novembre 2016, quello che prevedeva il mantenimento del bonus Renzi oltre agli "aumenti", è già disatteso perchè i soldi sono pochi e sicuramente si accorderanno al ribasso. Lo 0,34% del monte salari per il 2016 (da cui togliere la indennità di vacanza contrattuale percepita ogni mese?), l'1,09 per il 2017 e l'1,45 per il 2018 tradotti in soldi sono meno di 50 euro netti. Un anno fa scrivevamo che le trattative in corso erano al ribasso sotto il profilo economico ma nascondevano anche un'altra insidia, ossia la riscrittura degli istituti contrattuali per ridurre i fondi della contrattazione decentrata e ridimensionare le già esigue materie oggetto di contrattazione. Ora leggiamo nella Direttiva che è prioritario per il Governo semplificare la contrattazione e recepire in essa la legge Madia (dai codici disciplinari alla riduzione delle indennità). Il prossimo contratto non restituirà potere di acquisto e dignità al lavoro pubblico, si guarda solo ad alcune figure e non ai profili professionali, si inserirà nell'inquadramento contrattuale la figura del giornalista utile a magnificare le sorti del programma di mandato dei sindaci e dei Governatori. Non è di questo che la Pubblica amministrazione avrebbe bisogno. La direttiva prevede nuove e maggiori forme di flessibilità delle prestazioni lavorative, dopo la soppressione delle dotazioni organiche di riferimento (per assumere chi vuole l'Amministrazione e non in base alle reali esigenze\carenze delle macchine amministrative) si va verso l'aumento delle mansioni esigibili come dimostra la progressiva soppressione dei B3 3 D3.. Da domani si assumeranno nella posizione iniziale di categoria, b1 e d1, per risparmiare e per imporre carichi di responsabilità maggiori Aumenteranno gli orari flessibili, gli orari spezzati e quelli multiperiodali pensati per abbattere i costi dello straordinario e far risparmiare le amministrazioni, altro che rispetto dei tempi di vita e di lavoro come leggiamo nella direttiva. Anche la copertura assicurativa del personale diventa un mistero.... Sul piano della contrattazione da anni registriamo il progressivo indebolimento del sindacato e delle rsu, ormai si discute solo nel merito del fondo con risorse per altro già bloccate. Su tutte le altre materie dalle quali dipende la qualità del lavoro e della vita non c'è potere di contrattazione. Si continua con gli accorpamenti degli enti locali dentro una visione centralistica che determina anche minori servizi alla cittadinanza oltre alla riduzione della forza lavoro. Permangono tutti i vincoli esistenti in materia di spesa di personale, ragione per cui numerosi Enti non saranno nelle condizioni di assumere. Le ferie e i permessi retribuiti saranno anche frazionabili ad ore, questa non è una vittoria perchè questi cambiamenti avvengono solo nell'ottica del risparmio e della contrazione dei costi. Si rafforza il potere delle singole amministrazioni di entrare nel merito della organizzazione del lavoro decidendo magari che le turnazioni (e le relative indennità ) siano limitate solo ad alcuni periodi dell'anno. La prestazione lavorativa in turno svolta in un giorno festivo verrà considerata una ordinaria giornata lavorativa senza maggiorazioni, perderemo lo straordinario e non ci saranno riposi compensativi L'accorpamento degli istituti contrattuali rischia di determinare perdita salariale , semplificazione nel corso degli anni ha significato perdere soldi per il mancato cumulo di alcune voci del salario accessorio. Si fa strada la ipotesi delle forcelle retributive accessorie, il che determinerà stipendi diversi da comune a comune, da amministrazione ad amministrazione (ricordate le gabbie salariali contro le quali il sindacato tanti anni fa lottò? Vengono di fatto ripristinate con forme diverse...). Le risorse della retribuzione individuale di anzianità del personale andato in pensione saranno magari gestite con la performance, un utilizzo per pochi e non a vantaggio di tutto il personale. Il contratto nazionale lascerà sempre meno spazio alla contrattazione di secondo livello non perchè si rafforza la contrattazione nazionale ma solo per ridurre il potere delle rsu evitando di strappare condizioni di miglior favore (sempre in nome della riduzione di spesa). Le posizioni organizzative (PO) saranno a carico del bilancio ma dai fondi i soldi impegnati per le Po saranno tolti. E intanto si prevede che le Po siano in aumento e con maggiore retribuzione, aumenta la discrezionalità della politica anche nella gestione delle Po Le progressioni orizzontali all'interno della categoria di appartenza saranno soggette a ulteriori vincoli e procedure nuove secondo la logica premaile e selettiva (saranno sempre meno ) SI fa strada anche negli enti locali il cosiddetto welfare contrattuale, sanità e previdenza integrativa, che nei meccanici hanno determinato il baratto degli aumenti con bonus (per le camere di commercio si prevede la sanità integrativa pagata con parte dei soldi destinati alla contrattazione decentrata tanto per intenderci). Stesso discorso vale per la previdenza integrativa, saranno i lavoratori a pagarsela rinunciando a parte del loro salario Aumenterà il ricorso al tempo determinato e a tutte le altre forme di lavoro flessibili e precarie. Per quanto riguarda la Polizia Municipale prosegue il percorso securitario che trasformerà i vigili in una forza dell'ordine pubblico a discapito di tutte le altre funzioni fino ad oggi svolte. Se è positivo il riconoscimento dell'equo indennizzo e il rimborso delle spese di degenza per causa di servizio . è negativo che per svolgere manifestazioni di carattere pubblico, le associazioni organizzatrici (siano sindacati, no profit o gruppi politici) le spese relative all'utilizzo della Pm siano a loro carico. In questo modo si stravolge la funzione stessa del servizio pubblico. E le forme di indennizzo della operatività degli agenti di Pm saranno a carico del fondo della produttività quando invece potrebbero essere finanziate dall'art 208 del codice della strada. Della serie: le logiche securitarie dei sindaci saranno a carico dei quasi 500 mila dipendenti degli enti locali. Gli organi di revisione potranno intervenire e ottenere la riapertura delle trattative e la riscrittura di un contratto decentrato, il loro potere nel determinare i fondi e la distribuzione del salario accessorio aumentano a discapito della contrattazione sindacale. Tutto cio' è scritto nella direttiva dei comitati di settore euaonomie locali e Regioni Sanità, scritto da Ottobre ma i sindacati ai tavoli delle trattative non hanno speso una parola , non hanno informato i lavoratori e le lavoratrici. A ciascuno di noi le dovute riflessioni, basta solo volerlo

                                                                  
                                                                                                             
            
           CUB TRASPORTI                                            SINDACATO GENERALE DI BASE     

   DI    Lucca e Provincia                                                            Di Pisa aggiornamenti
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  Giovanni Regali                                                                                          Federico Giusti





giovedì 9 novembre 2017

ADESIONE SCIOPERO 10 NOVEMBRE SINDACALISMO DI BASE


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VENERDI 10 NOVEMBRE 2017 SCIOPERO 

Lo avevamo promesso , dopo la precettazione del 27 ottobre la CUB TRASPORTI  torna a scioperare il 10 novembre in adesione al secondo sciopero generale del sindacalismo di base “contro le politiche economiche e sociali del Governo Italiano e dell’Unione Europea”

La CUB TRASPORTI ha da sempre indicato tra le priorità della propria azione sindacale e politica, lo sviluppo di una forma di mobilità sostenibile che integri il rispetto per lambiente di cui - è bene ricordarlo - siamo ospiti, con la vivibilità cittadina in tutte le sue accezioni e la solidarietà verso le fasce economicamente meno fortunate. In questoambito lo sviluppo sostenibile di tutte le forme di trasporto pubblico è peculiarità irrinunciabile per qualunque Amministrazione Pubblica che intenda perseguire il bene comune a favore dei cittadini che rappresenta.
La mobilità pubblica efficiente è una peculiarità che appartiene alle società più evolute e ad una classe politica responsabile.

CUB TRASPORTI non intende soccombere di fronte all’atteggiamento individualista e non si stanca di rappresentare un altro modo di vivere la città, più solidale e sostenibile, nel quale la mobilità che privilegia il mezzo pubblico è il simbolo più evidente.

E di qualche giorno fa un nostro intervento-articolo sul tema dei parcheggi e della mobilità, ed in passato  CUB Trasporti si è sempre speso in battaglie per denunziare lo sfacelo che investiva tutte (o quasi) le società di trasporto pubblico dell’isola in generale e della nostra città in particolare: società bloccate nei loro servizi, che ricordiamo sono beni pubblici essenziali, dalle solite dinamiche della politica nostrana. Il funzionamento delle città è legato in modo imprescindibile alla facilità e alla capacità di spostamento di persone e merci nel rispetto degli impatti ambientali e sociali.

Pertanto il tema della mobilità sostenibile nelle aree urbane è di assoluta priorità per il futuro delle nostre città e, quindi anche, per lo sviluppo economico e sociale complessivo nel mondo e, in particolare, in Italia.  Riteniamo che  una politica strutturale che dia una prospettiva decennale per affrontare il problema della mobilità di breve e medio raggio non è una questione di parte, ma dovrebbe rappresentare una priorità bipartisan dellintero arco politico italiano; in assenza di tale prospettiva si avranno inevitabilmente gravi conseguenze in termini di impatti ambientali, di produttività e di competitività nel nostro Paese, ma anche di qualità della nostra vita, e ulteriori tagli porterà inevitabilmente nuovi disoccupati. Si deve Ripristinare   un servizio di trasporto pubblico cittadino efficiente; coinvolgendo lavoratori cittadini e pendolari nelle scelte.


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Confederazione Unitaria di Base Trasporti

Un buon trasporto pubblico  è il motore che può fare riprendere una economia in crisi.


 INFO: Cub Trasporti CTT Lucca e Provincia
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venerdì 3 novembre 2017

TRADITO IL RISULTATO DEL REFERENDUM.

TRADITO IL RISULTATO DEL REFERENDUM. 




ALITALIA Facciamo un passo indietro torniamo  al 2008 più che altro quadra- All'epoca c'era SDL ma quanti sindacalisti della stessa oggi sono in USB? E' una domanda.
1 La firma del Lodo Letta apposta il 31 ottobre 2008 da parte di CGIL CISL UIL UGL 
2 Non hanno firmato invece i piloti di Anpac e Up e gli assistenti di Voilo di SDL, Anpav e Avia
3. Alitalia, firmano Avia e Sdl. Ora il partner straniero con le firme dei rappresentanti degli assistenti di volo si chiude la vertenza con la Cai. Soddisfazione da parte del governo. Adesso si avvicina la scelta del partner straniero: Air France o la compagnia tedesca Lufthansa Anche dalle sigle autonome SdL e Avia, che rappresentano la maggioranza degli assistenti di volo, è arrivato il sì all'accordo sul piano di salvataggio per Alitalia nel corso dell'incontro di oggi a Palazzo Chigi. Adesso il protocollo è completo: tutte le sigle sindacali hanno accettato l'offerta della Cai, con la mediazione del governo. Soddisfazione espressa dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Resta ancora aperta la questione circa la scelta del partner straniero e delle modalità di partecipazione. In campo ci sono Lufthansa ed Air France. La storia non via ha insegnato nulla?
Ancora una volta USB firma l'accordo sulla cigs "certificando" cosi altri 1600 esuberi..!!! "certificando la svendita di un bene del paese". Dopo i 10.000 del 2008 i 2250 del 2014 ecco i 1600 del 2017. Sono circa 14.000 le espulsioni da Alitalia tutte certificate con tanto di firma "I 

Un altro “Accordo della Miseria”. Mentre l’ipotesi dello “spezzatino” di Alitalia si fa sempre più concreta con il suo carico di esuberi, tagli salariali e peggioramenti normativi, CgilCislUilUgl+AnpavAnpac e Usb hanno sottoscritto al Ministero del Lavoro, come al solito senza mezz’ora di assemblea, il “Verbale di Accordo” con cui si ratifica l’esistenza di 1600 esuberi f.t.e. (cioè full time equivalent : ... le teste dei lavoratori sono molte di più!) da gestire con la Cigs a rotazione e a zero ore.

Un altro “Accordo della Miseria” viene sottoscritto dalle altre OO.SS. in risposta ossequiosa all’esigenza dei Commissari Straordinari AZ di gestire la transizione e alla pretesa di Calenda&Soci di scaricare sui lavoratori il prezzo di scelte inaccettabili e pericolose di ulteriore ridimensionamento della ex-Compagnia di Bandiera. 

Un’altra “cambiale in bianco” sulla testa dei lavoratori
Il “Verbale di Accordo” ministeriale del 30.10.2017 rappresenta l’ennesima “cambiale in bianco” che CgilCislUilUgl+AnpavAnpac e Usb hanno firmato sulla testa dei lavoratori prima ancora che Gubitosi-Laghi-Paleari abbiano fatto luce sugli interventi effettuati, sull’andamento dei conti, sulla riduzione degli extra-costi e, soprattutto, su quale mandato abbiano ricevuto dal Governo.

“L’indigesto diventato digeribile”: magia o interesse?
Certo è che stavolta gli altri sindacati hanno sottoscritto ciò che avevano rifutato al Ministero del Lavoro, in occasione del Verbale di mancato accordo sottoscritto il 16.6.2017. 

Ciò nonostante il prezzo richiesto alla categoria in termini di lavoratori colpiti sia aumentato di oltre 200 unità f.t.e. e sia stato confermato il ricorso alla cigs a zero ore, una opzione che era stata rappresentata dalla Cgil (...e non solo!) come la “linea Maginot” per la categoria! 

Sarebbe interessante capire cosa sia cambiato e quali siano state le “profferte” ai sindacati firmatari: una domanda a cui sarà difficile trovare una risposta, anche perchè non tutto è poi così confessabile (...ad esempio i Commissari AZ hanno ridotto il costo dei privilegi sindacali rimasti intonsi dopo 3 ristrutturazioni che hanno lasciato a casa oltre 12.000 lavoratori?)
Ignorato il voto del referendum: uno squallido voltafaccia !

Eppure il Referendum dei lavoratori AZ aveva consegnato un mandato inequivocabile, respingendo i 1700 esuberi contenuti nell’intesa dello scorso aprile al MISE: di fatto la firma del “Verbale di Accordo” del 30.10.2017 tenta di cancellare quanto la categoria ha sventato con una marea di NO al Referendum. La scusa della “transitorietà della Cigs” non regge ed è una irresponsabile e risibile invenzione che non nasconde la verità: anche nel 2014 la “cigs transitoria”, con cui la stessa compagine sindacale ratificò gli esuberi, si è stata trasformata a terra in “licenziamenti definitivi” a fronte della scontata pretesa del compratore (Etihad) di imbarcare il personale, al netto delle cigs avallate in precedenza.

NESSUNO TENTI DI RAGGIRARE I LAVORATORI: E’ INACCETTABILE!

La parola passa alla categoria: rilanciamo le mobilitazioni!
E’ una storia già vista tante volte. E’ urgente che la categoria rafforzi l’unica rappresentanza sindacale realmente democratica e disinteressata ai privilegi: 
LA CUB TRASPORTI CONTINUERA' A BATTERSI IN DIFESA DELLA CATEGORIA, SENZA TRADIRE IL SUO MANDATO.

martedì 10 ottobre 2017

SCIOPERO GENERALE DEL 27 OTTOBRE 2017




   










Telegramma proclamazione sciopero generale per il 27 ottobre 2017 DI TUTTE LE CATEGORIE PUBBLICHE PRIVATE
MATTARELLA SERGIO
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
PALAZZO DEL QUIRINALE
(ROMA)
GENTILONI PAOLO
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO C/O PALAZZO CHIGI
PIAZZA COLONNA 370
00187 ROMA
GRAZIANO DELRIO 
MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
PIAZZALE DI PORTA PIA, 1 
00198 ROMA
POLETTI GIULIANO
MINISTRO DEL WELFARE C/O MINISTERO
VIA VITTORIO VENETO 56
00187 ROMA
MADIA MARIANNA
MINISTRO DELLA FUNZIONE PUBBLICA C/O MINISTERO
CORSO VITTORIO EMANUELE II 116
00186 ROMA
GIUSEPPE SANTORO PASSARELLI
PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE DI GARANZIA EX LG 146/90
PIAZZA DEL GESU 46
00186 ROMA

MILANO 07 LUGLIO 2017

OGGETTO: PROCLAMAZIONE SCIOPERO GENERALE DI TUTTI I SETTORI PUBBLICI E PRIVATI

LA CONFEDERAZIONE UNITARIA DI BASE, IN SIGLA CUB
IL SINDACATO GENERALE DI BASE IN SIGLA SGB
IL SINDACATO INTERCATEGORIALE COBAS, IN SIGLA SI COBAS,
LA UNIONE SINDACALE ITALIANA, IN SIGLA USI-AIT,
IL SINDACATO LAVORATORI AUTORGANIZZATI INTERCATEGORIALE, IN SIGLA SLAI COBAS,
PROCLAMANO LO SCIOPERO GENERALE di tutti i settori pubblici e privati PER L'INTERA GIORNATA DEL 27 ottobre 2017 COMPRESO IL PRIMO TURNO MONTANTE PER I TURNISTI.
PER I FERROVIERI LO SCIOPERO E' DICHIARATO DALLE 21:00 DEL 26 ottobre ALLE 21:00 DEL 27 ottobre 2017.

MOTIVAZIONI DELLO SCIOPERO:
  • Abolire le disuguaglianze salariali, sociali, economiche, di genere e quelle nei confronti degli immigrati.
  • Forti aumenti salariali, riduzione dell'orario di lavoro e investimenti pubblici per ambiente e territorio.
  • Pensione a 60 anni o con 35 anni di contributi.
  • Contro le privatizzazioni e le liberalizzazioni.
  • Diritto universale alla salute, all'abitare, alla scuola e alla mobilità pubblica.
  • Difesa del diritto di sciopero.
  • Contro l'accordo truffa del 10 gennaio 2014 sulla rappresentanza.
  • Contro ogni tipo di guerra e le spese militari.
DURANTE LO SCIOPERO GENERALE SARANNO GARANTITI I SERVIZI MINIMI ESSENZIALI. EVENTUALI ARTICOLAZIONI DI CATEGORIA E/O TERRITORIALI SARANNO COMUNICATE A CURA DELLE STESSE. SI RAMMENTA ALLE ISTITUZIONI IN INDIRIZZO, DI GARANTIRE IL RISPETTO DELL'INFORMAZIONE ALL'UTENZA SULLO SCIOPERO COME PREVISTO DALL'ART. 2 COMMA 6 DELLA LEGGE 146/90 E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI. 
DISTINTI SALUTI




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domenica 8 ottobre 2017

Sicurezza sul lavoro, aumentano infortuni e morti bianche



     
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Esiste la sicurezza nelle aziende italiane?

591 sono morti sul lavoro nei primi sette mesi del 2017 .Dal primo gennaio 2017 al 31 luglio 2017 29 decessi in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Secondo Eurostat, l'Italia  nel 2015, è il peggiore Paese dell'Unione europea dopo la Francia per morti sul lavoro (rispettivamente 543 e 595). 
Ma il sorpasso dei francesi, avvenuto nel 2012, si spiega anche con il più alto numero di lavoratori: i transalpini, nel 2015, erano 30,4 milioni, mentre gli italiani 'solo' 25,5 milioni. In Italia, dopo le 517 vittime del 2013, se ne sono registrate 522 nel 2014 e 543 nel 2015. Fino ad arrivare, appunto, ai 591 morti nei primi sette mesi di quest'anno.

Viene da chiederci se le norme che ci sono vengono rispettate.......nei luoghi di lavoro.

Viene da chiederci se, nel caso dell’operaio di 17 anni rimasto sotto un muletto  durante lo svolgimento del progetto “alternanza scuola-lavoro”, si sono rispettate.

Viene da chiedersi anche  se l’unica rispostaa strutturale alla disoccupazione sia una scuola collegata con il mondo del lavoro"

L'alternanza scuola-lavoro determina la perdita di centinaia di ore di studio e di formazione. Non pensiamo che il modello scolastico degli anni scorsi sia tutto rosa e fiori, a nemmeno xi piace l’utilizzo reale che si fa dei giovani e la nuova disposizione che mette il diploma in subordine a un contratto di apprendistato.


:Esaminando quel carrello del muletto con il quale questo operaio si è infortunato, parrebbe di no.
Sarà mica che che l'alternanza scuola e lavoro stia diventando una forma, piu' o meno occulta, di impiego di giovani al posto di apprendisti e di lavoratori regolarmente assunti contrattualizzati?
Per la guida di un muletto serve un patentino. L'autista viene sottoposto a percorsi formativi e  a un annuale, e a sorpresa, controllo sanitario per scongiurare l'eventuale uso di sostanze stupefacenti o abuso di alcool. Non solo chi guida un muletto deve essere formato e addestrato all'utilizzo di questo mezzo ma occorre che lo stesso risponda a determinati requisiti e rispetti tutte le normative comunitarie in materia di sicurezza. Forse si è trattato di un uso incauto del mezzo ma resta il fatto che questo giovane non sarebbe dovuto stare alla guida del muletto e l'episodio conferma, ancora una volta, che l'alternanza scuola lavoro è ben diversa da come la raccontano nelle aule di scuola.

Se un giovane studente subisce un grave infortunio sul lavoro significa che in quella azienda, dovre avrebbe dovuto fare alternanza, non hanno tenuto conto delle normative di sicurezza o forse,  verrebbe da concludere,



Incidente sul lavoro (Frascatore)Qua parrebbero mancare  

GLI SPORTELLI CHE IMPEDISCONO IL SALTO E DEL CONDUCENTE" INFINE LE RUOTE BINATE CENTRALI SONO FATTORE DI PERICOLO PIU’CHE DI RISCHIO GRAVISSIMO DI SICUREZZA PERCHE' NON GARANTISCONO STABILITA' DEL MEZZO ANZI STERZANDO CON UN GROSSO CARICO QUESTO SI RIBALTA  COME INFATTI SUCCESSO 




Il muletto rovesciato



























Come  sindacato CUB Confederazione Italiana Sindacati di base non  vogliamo e non dobbiamo arrenderci a questa lunga lista di infortuni mortali che si aggiorna con una tragica frequenza, e per questo motivo che CUB farà tutto il necessario per la difesa e la tutela di tutti i lavoratori.



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Giovanni Regali Cub Trasporti Lucca 
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INFO: Cub Trasporti CTT Lucca e Provincia
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domenica 1 ottobre 2017

SCIOPERO del comparto AEREO il 2 ottobre 2017 - NO ALLO SPEZZATINO DI ALITALIA

SCIOPERO del comparto AEREO il 2 ottobre 2017 - NO ALLO SPEZZATINO DI ALITALIA


Lo spezzatino di Alitalia sta per essere servito. Il bluff del governo e dei commissari sulla “vendita in blocco” di Alitalia è ormai smascherato...

...Anche i principali sindacati sembrano rassegnati ad accettare lo spezzatino. 
L’unico che lancia allarmi contro il rischio spezzatino è la Confederazione Unitaria di base (CubTrasporti Fco), insieme ad AirCrew Committee.
La CubTrasporti Fco a fronte dell'intervento della commissione di garanzia, posticipa al 02.10.17 lo sciopero di 24 ore del comparto aereo aeroportuale indotto SCIOPERO 02.10.2017 - 24 ORE


Nessun testo alternativo automatico disponibile.



Reza Shahabi libero subito!

Reza Shahabi blocca lo sciopero della fame con condizione


Ultime notizie:

L'attivista del lavoro irlandese prigioniero, Reza Shahabi, blocca temporaneamente il suo sciopero della fame di 50 giorni

Il Syndicate of Workers di Teheran e Suburbs Bus Company ha emesso due dichiarazioni nelle ultime 24 ore. La prima, la sera del 26 settembre, informando che hanno sollecitato Reza Shahabi a porre fine allo sciopero della fame a seguito delle promesse fatte da un alto funzionario di intelligence che affronteranno tempestivamente le preoccupazioni e le richieste di Reza. La seconda dichiarazione è stata rilasciata qualche minuto fa, la sera del 27 settembre 2917, informando il pubblico che Reza Shahabi ha accettato di interrompere temporaneamente il suo sciopero della fame di 50 giorni. Da ieri, molte organizzazioni del lavoro in Iran e internazionale hanno sollecitato Reza Shahabi a porre fine allo sciopero della fame a causa di gravi ripercussioni sulla salute. La salute di Reza era stata seriamente deteriorata e non riusciva nemmeno a riconoscere facilmente i suoi familiari durante la visita ieri.

Lo sciopero della fame di Reza Shahabi è stato interrotto alle 21:00, 27 settembre 2017, ma le sue richieste per essere liberate immediatamente e incondizionatamente non sono ancora state rispettate. Data la mancanza di credibilità delle autorità del governo iraniano, in particolare delle forze dell'ordine e delle forze dell'ordine, è assolutamente fondamentale continuare a pressare il governo per liberare Reza Shahabi. Reza deve essere immediatamente e incondizionatamente liberata e portata in un ospedale civile con una struttura completa per una corretta cura specializzata.
Si prega di vedere sotto / allegato le due recenti dichiarazioni del Syndicate Vahed. Lo IASW ringrazia pienamente tutte le organizzazioni di lavoro e di diritti umani, Amnesty International e migliaia di altre organizzazioni e individui interessati che stanno facendo una campagna in un modo o nell'altro per la libertà di Reza Shahabi, uno dei grandi asset del movimento operaio iraniano nel contemporaneo periodo. Continui a sostenere la campagna per la libertà di Reza Shahabi e di tutti gli altri attivisti imprigionati del lavoro in Iran.



In Solidarietà,
Alleanza internazionale a sostegno dei lavoratori in Iran (IASWI)
27 settembre 2017


Reza Shahabi blocca lo sciopero della fame con condizione

Reza Shahabi, autista di Teheran Bus Company che fu costretto ad andare in sciopero della fame il 9 agosto 2017, per portare il suo grido di giustizia al pubblico e alle autorità competenti, in particolare per quanto riguarda la violazione grave di i suoi diritti umani da parte dell'ufficio del procuratore e delle forze dell'intelligence, dato che un alto funzionario di intelligence, in presenza della sua famiglia, si impegnò ad affrontare le sue richieste al più presto e per alleviare le preoccupazioni della sua famiglia, i colleghi, il Syndicate Vahed e altri sindacati iraniani e internazionali e organizzazioni di lavoro, attivisti di lavoratori, insegnanti, pensionati, studenti e persone interessate in tutto il mondo, ha annunciato che a partire dalle 21:00 del 27 settembre 2017 (Mehr 5, 1396) fermare il suo sciopero della fame condizionalmente.
Nonostante il fatto che la condizione fisica di questo lavoratore imprigionato è molto grave e secondo le osservazioni della sua famiglia ha urgentemente bisogno di un trattamento medico e di un ospedale al di fuori della prigione, ha tuttavia affermato che avrebbe ripreso la propria fame se la sua richiesta di giustizia non è stata affrontata entro un termine ragionevole.

Il sindacato dei lavoratori di Teheran e Suburbs Bus Company sostiene pienamente le richieste del signor Reza Shahabi, membro del consiglio di amministrazione del sindacato, che è stato in sciopero della fame per 50 giorni e mette in pericolo la sua vita.


Il sindacato dei lavoratori della Teheran e della Suburbs Bus Company apprezza appieno il sostegno e la solidarietà dei sindacati e delle organizzazioni di lavoro iraniane e internazionali, studenti, pensionati, insegnanti e amici del sindacato e Reza Shahabi durante il suo sciopero della fame e sollecita tutti a continuare a esigere la sua libertà immediata e incondizionata per salvare la sua vita.






Sindacato dei lavoratori di Teheran e del suburbs Bus Company
Mehr 5, 1396 (27 settembre 2017)




Reza Shahabi è stato ritornato alla prigione dopo essere stato esaminato in ospedale
 
Il sindacato dei lavoratori di autobus di Tehran esorta Reza Shahabi a porre fine allo sciopero della fame
 
Reza Shahabi, un autista di autobus e attivista sindacale, nel quarantanovesimo giorno del suo sciopero della fame (dal 9 agosto 2017), è stato trasferito all'ospedale Madani a Karaj per un'ora a causa del deterioramento delle sue condizioni di salute , Il 26 settembre 2017. Nonostante l'ordine ripetuto del medico per l'ammissione all'ospedale, è stato trasferito alla prigione Rajaee Shahr.
 
La famiglia di Reza Shahabi lo vide per qualche minuto e secondo la moglie Reza non poteva chiaramente identificare i suoi figli.
 
Il sindacato dei lavoratori di Teheran e Suburbs Bus Company ha fatto la campagna per un rilascio immediato e incondizionato di Reza Shahabi e l'attuazione di tutte le sue giuste richieste. Condanniamo fermamente le azioni disumane e la violazione dei diritti fondamentali di questo duro e oppresso difensore dei diritti dei lavoratori. Reza è stata costretta a ricorrere allo sciopero della fame per difendere i propri diritti, pur sapendo che questo rischierebbe la sua vita e colpire la sua famiglia. La sua salute e benessere sono ora seriamente in pericolo e siamo estremamente preoccupati per la sua vita. Invitiamo il nostro caro collega Reza Shahabi a porre fine al suo sciopero della fame nel più breve tempo possibile. La moglie e i figli di Reza e tutti i suoi colleghi e amici sono estremamente afflitti e preoccupati per lui.
 
Le autorità di intelligence hanno fatto delle promesse a Reza davanti alla sua famiglia che avrebbero subito affrontato le sue richieste. Ora che le autorità di intelligence hanno compiuto tali promesse, è fondamentale assicurarsi che essi forniscano immediatamente queste promesse. Speriamo che Reza finisca il suo sciopero della fame prima che sia troppo tardi. Nel frattempo continueremo a prendere tutte le misure necessarie per sostenerlo e per ottenere la sua libertà.
 
Il sindacato dei lavoratori di Teheran e Suburbs Bus Company ha fatto la campagna ininterrotta dalla reclusione di Reza il 9 agosto 2017. Migliaia di lavoratori in Iran hanno firmato petizioni che chiedono la sua libertà. Abbiamo organizzato una manifestazione di protesta il 25 settembre 2017 al di fuori del Ministero del Lavoro che richiede la libertà di Reza. Prima di ciò abbiamo organizzato un incontro e una marcia al di fuori del parlamento iraniano il 5 settembre 2017, nonostante la presenza pesante della polizia e la brutalità. Abbiamo anche organizzato un'azione di lavoro il 13 settembre 2017, durante il quale i conducenti di autobus di Teheran hanno acceso le loro luci durante il giorno e hanno ridotto la loro velocità ad un massimo di 20 Km / ora.

I media sociali iraniani sono stati in gran parte influenzati dalla campagna per la libertà di Reza Shahabi. La casa di Reza Shahabi è diventata un posto per centinaia di persone che lavorano e studenti e insegnanti che si presentano per sostenere lui e la sua famiglia. Inoltre, siamo molto grati per tutto il sostegno e la solidarietà dei nostri colleghi di tutto il mondo che hanno condannato fermamente la continua persecuzione di Reza Shahabi e di altri attivisti del lavoro in Iran. Invitiamo tutti i nostri amici e colleghi a continuare la campagna per la libertà di Reza Shahabi. Con il vostro continuo sostegno e solidarietà speriamo di poter garantire la libertà di Reza.
La nostra Email: vsyndica@gmail.com
Il nostro sito web: www.vahedsyndica.com Il nostro telegramma: @vahedsyndica Sindacato dei lavoratori di Teheran e del suburbs Bus Company Mehr 4, 1396 (26 settembre 2017) Collegamenti: http://vahedsyndica.com/archive/2943

                       http://vahedsyndica.com/archive/2949





Breaking news:


Jailed Iranian labour activist, Reza Shahabi, temporarily halts his 50-day hunger strike

The Syndicate of Workers of Tehran and Suburbs Bus Company has issued two statements within the last 24 hours. First one in the evening of September 26th informing that they have urged Reza Shahabi to end his hunger strike following promises made by a senior intelligence official that they would address Reza’s concerns and demands promptly. The second statement was issued a few minutes ago, in the evening of September 27, 2917, informing the public that Reza Shahabi has agreed to temporary end his 50-day hunger strike. Since yesterday, many labour organizations in Iran and internationally have been urging Reza Shahabi to end his hunger strike due to serious health repercussions. Reza’s health had seriously been deteriorated and he could not even recognize his family members easily during the visit yesterday.

Reza Shahabi’s hunger strike has been halted as of 9:00 pm, September 27, 2017, but his demands to be freed immediately and unconditionally have not yet been met. Given the lack of credibility of the Iranian government’s authorities especially the judiciary and intelligence forces, it is absolutely crucial to continue pressuring the government to release Reza Shahabi. Reza must be immediately and unconditionally freed and taken to a civil hospital with full facility for proper specialized treatment.

Please see below/attached the two recent statements by the Vahed Syndicate. IASWI wholeheartedly thanks all labour and human rights organizations, Amnesty International and thousands of other concerned organizations and individuals who have been campaigning one way or another for the freedom of Reza Shahabi, who is one of the great assets of the Iranian labour movement in the contemporary period. Please continue to support the campaign for the freedom of Reza Shahabi and all other imprisoned labour activists in Iran.

In Solidarity,
International Alliance in Support of Workers in Iran (IASWI)
September 27, 2017
 

Reza Shahabi halts his hunger strike conditionally 



Reza Shahabi, the hard-working driver of Tehran Bus Company who was forced to go on a hunger strike on August 9, 2017, in order to bring his cry for justice to the public and the relevant authorities, especially related to the gross violation of his human rights by the prosecutor's office and the intelligence forces, given that a senior intelligence official In the presence of his family pledged to address his demands as soon as possible, and in order to ease the concerns of his family, colleagues, the Vahed Syndicate and other Iranian and international trade unions and labour organizations, workers' activists, teachers, retirees, students and concerned individuals around the world, he announced that as of 9:00 pm, September 27, 2017 (Mehr 5, 1396), he will stop his hunger strike conditionally.

Despite the fact that the physical condition of this jailed worker is very grave, and according to his family’s observations he is urgently in need of medical treatment and admission to a hospital outside the prison, he nevertheless has asserted that that he would resume his hunger if his call for justice were not dealt with within a reasonable timeframe.

The Syndicate of Workers of Tehran and Suburbs Bus Company fully supports the demands of Mr. Reza Shahabi, a member of the syndicate’s board of directors, who has been on hunger strike for 50 days and endangering his life.

The Syndicate of Workers of Tehran and Suburbs Bus Company greatly appreciates the support and solidarity of trade unions and Iranian and international labour organizations, students, retirees, teachers, and friends of the Syndicate and Reza Shahabi, during his hunger strike, and urges everyone to continue demanding his immediate and unconditional freedom to save his life.



Syndicate of Workers of Tehran and Suburbs Bus Company
Mehr 5, 1396 (September 27, 2017)

Telegram: @vahedsyndica 


Reza Shahabi was returned to the prison after being examined at the hospital

Tehran bus workers’ syndicate urges Reza Shahabi to end his hunger strike

Reza Shahabi, a hardworking bus driver and trade union activist, on the forty-ninth day of his hunger strike (since August 9, 2017), was transferred to the Madani Hospital in Karaj for one hour due to the deterioration of his health conditions today, September 26, 2017. Despite the repeated order of the physician for his admission to the hospital, he was transferred back to the Rajaee Shahr prison.

Reza Shahabi’s family saw him for a few minutes, and according to his wife, Reza could not clearly identify her and children.


The Syndicate of Workers of Tehran and Suburbs Bus Company has been campaigning for an immediate and unconditional release of Reza Shahabi, and the implementation of all his rightful demands. We strongly condemn the inhumane actions and the violation of the basic rights of this hardworking, oppressed defender of workers' rights. Reza has been forced to resort to hunger strike in order to defend his rights while knowing that this would endanger his life and affect his family. His health and wellbeing are now seriously endangered and we are extremely concerned about his life. We urge our dear colleague Reza Shahabi to end his hunger strike as soon as possible. Reza’s wife and children and all his colleagues and friends are extremely distressed and worried about him.



The Intelligence authorities have made promises to Reza in front of his family that they would without delay address his demands.  Now that the Intelligence authorities have made such promises, it is crucial to ensure that they would deliver these promises immediately. We hope Reza would end his hunger strike before it’s too late. In the meantime, we will continue to take all necessary measures to support him and achieve his freedom.

The Syndicate of Workers of Tehran and Suburbs Bus Company has been campaigning non-stop since Reza’s re-incarceration on August 9, 2017. Thousands of workers in Iran have signed petitions demanding his freedom. We organized a protest rally on September 25, 2017 outside the Ministry of Labour demanding Reza’s freedom. Prior to that we organized a rally and march outside the Iranian parliament on September 5, 2017 despite heavy police presence and brutality. We have also organized a job action on September 13, 2017, during which Tehran bus drivers turned their lights on during the day and reduced their speed to a maximum of 20 Km/Hour. Iranian social media has been overwhelmingly influenced by the campaign for Reza Shahabi’s freedom. Reza Shahabi’s home has become a place for hundreds of working people and students and teachers who are showing up to support him and his family. In addition, we are greatly thankful for all the support and solidarity from our colleagues around the world who have been strongly condemning continued persecution of Reza Shahabi and other labour activists in Iran. We urge all our friends and colleagues to continue campaigning for Reza Shahabi’s freedom. With your continued support and solidarity we will hopefully be able to secure Reza’s freedom.

Our Email: vsyndica@gmail.com
Our Website: www.vahedsyndica.com
Our Telegram: @vahedsyndica 

Syndicate of Workers of Tehran and Suburbs Bus Company
Mehr 4, 1396 (September 26, 2017)